Come si realizza una CAFÉ RACER? Guida completa

CAFÉ RACER: COME SI REALIZZA?

Probabilmente è un argomento trattato più e più volte, ma con quest’articolo vogliamo semplificarvi la vita. Quali aspetti considerare per la scelta di una moto base e come customizzarla per avere la vera café racer?

Vogliamo puntualizzare che il suffisso café racer identifica uno stile specifico di moto, ma purtroppo oggi viene usato in modo appropriato per identificare quelle che rientrano generalmente nella categoria “SPECIAL”.

Con questa premessa, tuttavia, vogliamo seguire una strada purista e approfondire in questa chiacchierata la vera e propria “CAFE’ RACER”.

Come ben sapete non stiamo parlando di “moto stock”, ma bensì di moto modificate secondo una personale idea del proprietario. Necessario dire che la storia di questo stile inglese, ha definito delle modifiche comuni da rispettare per chiamare una moto “CAFE’ RACER”. Tuttavia è ovvio fare un breve accenno sul quando, perché e come sono stati definiti questi tratti stilistici, ma soprattutto aerodinamici.

Partiamo dagli inizi. La storia della cafè racer.

A partire dagli anni ’50, le gare e la velocità avevano preso il sopravvento tra gli appassionati delle due ruote con un motore, tant’è che la riduzione dei pesi era diventata la regola d’oro per vincere. Proprio da questo concetto, in Inghilterra, più precisamente a Londra, i bikers con giubbetti in pelle (“Leather Boys”) si radunavano davanti al locale ACE CAFE’ per poi dare vita a delle vere e proprie gare.

 

ACE CAFE LONDON RACER LEATEHR BOYS

 

E come riuscire a vincere quest’ultime?

Abbiamo detto che la vera e propria sfida era alleggerirle all’inverosimile, colmando in tal maniera, l’impossibilità di agire sulla potenza del motore.

Dagli archivi dell’epoca si può notare che pur di raggiungere il minor peso, addirittura c’era chi forava piastre e leve. Al fine estetico e relativamente aerodinamico, questi Leather Boys emulavano le moto da corsa di quegli anni con codini in vetroresina o metallo, con una sella monoposto e una X sul fanale anteriore. Quest’ultima, solitamente realizzata con dello scotch, aveva il compito di evitare la dispersione dei vetri in caso di caduta.

Altri elementi estetici caratterizzanti sono i semi manubri e la coda per delineare la sella monoposto (alcune volte compresa in essa e altre, fissata come componente esterno realizzato in vetroresina).

 

NORTON CAFE RACER

https://www.classic-british-motorcycles.com/

 

La regina di questo stile è sicuramente la Norton, che insieme alle inglesi BSA e Triumph, rappresentano i marchi genitori di questo stile. Se avete provato a cercare qualche contenuto storico, sicuramente sarà arrivato ai vostri occhi il nome “TRITON”, frutto dell’unione di motori Triumph e telai Norton.

 

TRITON TRIUMPH NORTON CAFE RACER

http://www.fedrotriple.it/

 

Dopo questa introduzione, cerchiamo di valutare quali aspetti bisogna considerare per poter realizzare la nostra café racer.

Importantissima è la struttura del telaio.

Non siamo qui a differenziare la geometria del telaio, se tubolare, doppia trave o a traliccio. Le differenze potreste trovarle elencate in un qualsiasi forum di moto online o anche su Wikipedia. Con questa porzione di articolo analizzeremo la forma di telaio che non necessita di modifiche particolari atte per lo più a correggere stranezze del serbatoio o della coda.

Ebbene sì, questo telaio esiste ed è il “Telaio a culla”, caratteristico delle moto anni ’60 ma portato avanti fino agli anni ’90. La particolarità di esso è di essere costruito su una linea retta, permettendo una facilità di intervento sulle altre componenti come la creazione di una sella o l’inserimento di un codino. Tutto questo riesce a donare alla moto un grande stile in pochi e semplici passi. Inoltre, se si vuole passare alla parte frontale del serbatoio, questo telaio con il tubolare centrale ci permette di cambiare o modificare senza fatica anche quest’ultimo componente.

 

Telaio a culla rappresentazione

https://motoistruzioniperluso.blogspot.com/

 

Adottato per più di 30 anni, il telaio a culla ha permesso alle case motociclistiche di realizzare una notevole varietà di serbatoi, selle e code tutt’ora facili da reperire.

L’unica cosa da fare è cercare bene e visionare i pezzi per capire se l’adozione di quest’ultimi sulla vostra moto sia fattibile o meno!

kawasaki w2 650ss

https://www.motorcyclespecs.co.za/ 

Alla ricerca della base di partenza. Tutti gli aspetti da valutare.

Mentre siamo alla ricerca della nostra base di partenza, molte volte si sottovalutano le condizioni generali del motore, valutando anche l'acquisto di un catorcio marciante, in quanto ci sia la possibilità di stravolgerla completamente.

A nostro avviso sarebbe opportuno fare un giro di prova al momento della prima visione, valutando così lo stato del motore e della ciclistica generale. In questo modo eviterete di incorrere in brutte e onerose sorprese successivamente.

Oltretutto, in questa fase di prova e valutazione del motore è necessario fare una prima analisi del modello di moto da cui partire, in quanto per alcune componenti da sostituire, un domani potrebbero essere difficili da reperire indipendentemente dal vostro portafoglio.

Potreste quindi ritrovarvi in una situazione in cui la vostra idea di moto resti nient'altro che un sogno, tra l’altro nemmeno perfettamente funzionante. Un complemento d’arredo per il vostro garage.

Per quanto riguarda la cilindrata e le caratteristiche del motore, i puristi potrebbero ritenere doveroso ripercorrere il percorso storico ispirandosi al motore 750 della Norton Commando o della Atlas. Oltre all’alto prezzo delle moto dotate di questi motori, anche delle cilindrate più basse potrebbero essere ottime.

Consiglio personale: una buona base potrebbe essere una 500, tipo un’Honda Four CB500 o una Kawasaki Z500.

Honda four 500

https://www.moto.it/ 

Ultima nota ma non meno importante è il budget!

Consapevoli dell’onerosità del vostro sogno, vi abbiamo riservato uno sconto del 50% con il codice - cafe50 – (la vostra moto lo richiedeva😉).

Fare una valutazione dei costi a 360° alla genesi della vostra idea, valutando per bene ogni aspetto. Non dimenticarti inoltre delle spese extra in corso d’opera che molte volte possono incidere un bel po' sul budget.

Iniziate con una bella ricerca e segnatevi una lista di moto con relativo costo e i componenti che dovrete andare ad acquistare. Dopo una prima visione della moto, fate una valutazione dei componenti estetici e non. Per qualsiasi altra cosa inerente alla ciclistica e motore, vi consigliamo di visionare la moto con un meccanico di fiducia, che sicuramente avrà più esperienza di voi nel riconoscere rumori e i comportamenti più strani della due ruote.

Valutate per bene, nel caso in cui non avete esperienza manovale verso motori e altro, di richiedere vari preventivi una volta che avrete in testa un’idea abbastanza chiara di come dovrà essere la vostra futura special.

Dopo questa premessa, per evitare brutte sorprese al vostro portafoglio dobbiamo partire con il visionare la motocicletta di base.

Nell’ultimo decennio le spese per realizzarsi una propria café racer sono aumentate esponenzialmente, in virtù dell’aumento di appassionati verso questo stile.

Soprattutto per le moto più indicate come base, il mercato dell’offerta ha seguito bene la tendenza, aumentando il prezzo di vendita di quasi 3 volte rispetto ad una decina di anni fa.

Da considerare sono anche le spese ordinarie quali passaggio di proprietà, spese di assicurazione e bollo. Quest'ultime però, possono essere ovviate con l’iscrizione ai vari registri storici ASI, FMI ecc.

I componenti potete trovarli dovunque: dai siti di compravendita tra privati e anche attraverso siti dedicati completamente agli accessori café racer e custom generale. I loro prezzi ovviamente sono relativi alla qualità di essi. Qui dovrete valutare voi quanto voler spendere e soprattutto che qualità dare alla vostra moto!

Valutate bene inoltre, a chi affidare la manodopera di tutti i lavori necessari da fare. Questo inciderà molto sul budget, soprattutto per quelle spese non programmate, indicate all’inizio di questo paragrafo.

Considerazioni finali

Siamo ormai giunti al termine di quest’articolo. Prima di lasciarvi alla ricerca della vostra nuova base, vogliamo farvi presente che nonostante i paletti imposti dal mondo purista del café racer, la vostra moto può comunque diventare unica. Lavorate sui colori della carrozzeria, della sella e le loro forme, sui vari componenti, sul colore del carter motore, sui cerchi e sull’intaglio delle gomme.

Ogni dettaglio farà la differenza e per questi potete trarre ispirazioni dai siti dei vari customizzatori (South Garage Motorcycles, Bottega Bastarda, Bike Shed ecc.) e dalle foto dei modelli storici personalizzati di chi ha dato vita a questo movimento.

Movimento che ha scritto il passato, definito il presente e anche il futuro, muovendo le case motociclistiche sempre più verso questo mercato.

 

Yamaha Cafè racer
https://www.ecodibergamo.it/

 

Alla prossima guida…

IL TEAM DI HIDDEN GARAGE

 

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